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Dov’è tenerezza, c’è magia…

Una filastrocca per riflettere sul ruolo e sul valore
della ninna nanna per i bambini

La ninna nanna che segue regala al lettore un tuffo nella tenerezza.

La via della tenerezza giunge prima al cuore, ad ogni cuore, senza età!

Parole delicate, affettuose e rassicuranti che restituiscono quel calore sperimentato nella prima infanzia, quando tenere stretta la mano della mamma è vivere di più.

Cantare la ninna nanna è un rituale che ha origini antichissime e ha l’obiettivo principale di fare addormentare.

Ma una ninna nanna è molto di più di una strategia per favorire il sonno; se accompagnata dal contatto fisico, dal dondolamento, dal canto e da un tono di voce delicato e dolce, rappresenta per i bambini la prima esperienza emotiva, affettiva e sociale.

Oltre a rilassare, la ninna nanna sollecita lo sviluppo cognitivo e linguistico dei bambini e favorisce il legame di attaccamento con le principali figure di accudimento che offrono loro fiducia, sostegno e sicurezza.

Il valore della ninna nanna è rimasto invariato nei secoli proprio perché la persona che la canta, crea per il bambino i presupposti per la comunicazione. Piace molto nei primi anni di vita ed ha un fondamentale valore educativo in quanto arricchisce il vocabolario e la sensibilità musicale dei bambini.

La musica e il canto inducono a sognare e nel sogno felice si congiungono affetti ed emozioni in un totale abbandono. A se stessi. Alla vita che insegna! Alla vita che si sogna!

a cura della Dott.ssa Santa Maggio

Dov’è tenerezza, c’è magia…

Quand’è notte, ti dico che la tenerezza  si fa strada nel fondo  delle cose, in quel nocciolo stesso del vivere che collega l’amore alle parole. Incarna il volto di una mamma che contempla il suo bambino. Sa brillare come la più luminosa delle stelle. Fa innamorare della tua bellezza e si congiunge all’alba dopo aver vegliato su di te.
Quand’è notte,  ti dico: “Gioisci! Io ti sono vicina. Tu sei il mio centro. Lo sei sempre stato. Anche prima di arrivare per quanto t’ho desiderato.
Quand’è notte, ti dico: ”Sorridi! Perché è così che si impara ad amare, sapendo che è come uno specchio il nostro amore in cui ci possiamo arrotolare, contemplare e abbracciare. Tuffati pure nei miei occhi, son come braccia da allargare!
Quand’è notte, ti dico: “Non aver paura! Sono ali bianche i miei fianchi, pronti a farti volare. Solletichiamoci l’un l’altra imparando a camminare. Lasciamole agli altri le confuse parole, a noi bastano i profumi, i colori, i suoni, a noi basta possedere il respiro infinito delle cose e trovare il tempo, un tempo tutto per noi.
Quand’è notte, ti dico: “Ascolta! Ascolta quello che ti sto per sussurrare e, sia pure sbadigliando, fallo battere, fallo tremare sempre il cuore!”

Fai la ninna, piccolino,
sono belli gli occhi tuoi,
conterò  baci fino al mattino
per condurti dove vuoi.
Son colorati i battiti del cuore,
tenerezze a volontà,
te lo dico con amore,
mi commuove la tua età.
Fai la nanna, piccoletto,
e ti stringo forte al petto,
volando  qua fra le mie braccia,
la paura non s’affaccia.
Mi rapisce il tuo linguaggio
del silenzio il più bel messaggio,
son chiarori i tuoi respiri
e strade snodano i tuoi sospiri.
Ninna nanna, cucciolo mio,
dormi tranquillo,
ci sono io!
Il mondo è fuori, lascialo là,
non aver fretta,
il domani arriverà.
Diverranno fiori le tue radici,
ne sono certa,
la mia felicità tu benedici,
che meravigliosa scoperta!

(Angela Aniello)