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HopeSchool, giovani e adulti a scuola di speranza

In un tempo alimentato dalla paura di non farcela e dalla consapevolezza che la crisi ha piegato certezze e sicurezze economiche di tanti e scalfito valori su cui per decenni le nostre comunità hanno costruito il loro esistere, Chiara Scardicchio con Edizioni La Meridiana hanno dato vita alla HopeSchool, una scuola sulla speranza.

La HopeSchool investe sull’idea che la Speranza non sia un affidarsi al cielo quando la terra frana. Sia invece la categoria che può innescare quei meccanismi personali e comunitari per generare comunità non solo resilienti ma anche ‘progettuali’, in grado di articolare azioni e impegni che declinino un presente capace di cambiamenti.

La HopeSchool si prefigge di promuovere processi di resilienza e intraprendenza creativa nei giovani e negli adulti, nei soggetti dunque che, sebbene fuori dai percorsi di formazione obbligatoria, necessitano di apprendimento continuo nel tempo del caos, inteso – come negli studi di Morin e delle teorie della complessità – come vincolo che può diventare opportunità.

Vuoi conoscere anche tu la HopeSchool? Sei incuriosito dall’idea di “scuola della speranza”?

Madri… Voglio vederti danzare

Madri… Voglio vederti danzare
di  Antonia Chiara Scardicchio

Editore: Agenzia NFC, 2015
ISBN: 9788867260577

Madri… Voglio vederti danzare” è un saggio pubblicato nel 2013 nella sua prima edizione e ristampato nel 2015 in nuova edizione aggiornata firmato da Antonia Chiara Scardicchio.

L’agile volume è suddiviso in due sezioni, della prima fa parte “Preludio” di Antonella Chiadini, seguito dalle pagine di Antonia Chiara Scardicchio. La seconda comprende un’intervista della Scardicchio, realizzata da Mariangela Taccogna, sui temi della vita, della morte e della bellezza e si chiude con “Le donne nelle sculture di Angela Micheli” a firma di Antonella Chiadini.

Il comune denominatore del libro è il ruolo della donna in quanto madre, sviluppato dalla Scardicchio partendo dalla sua esperienza dolorosa di madre quando scopre che Serena, la sua bambina di sei mesi è affetta da autismo. Dirlo semplicemente così non dà l’idea precisa del fulmine che si abbatte su una creatura in tali circostanze. E’ la prima maternità di Chiara, giunta a coronare un amore che fa presagire un futuro roseo per la famigliola legata da cordoni di tenerezza e stima reciproca anche sul piano professionale.