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Lasciare andare per lasciarsi andare. Percorso di gruppo

“Lasciare andare per lasciarsi andare”

Percorso di gruppo per guardare in se stessi e scoprire la propria capacità di elaborare il distacco da oggetti, persone e situazioni

Percorso di gruppo organizzato dalla Dott.ssa Santa Maggio, Psicologa Clinica dello Sviluppo e delle Relazioni, e dalla Counselor Dott.ssa Luciana Quarta.

Il percorso è rivolto a tutti coloro che desiderano guardare in se stessi e scoprire la propria capacità di elaborare il distacco da oggetti, persone e situazioni.

Il percorso si sviluppa in 5 incontri di due ore tutti i giovedì di novembre dal 2 al 30 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 presso lo studio della Dott.ssa Santa Maggio sito in Via Privata Giovanni Mongiello n. 31 a Bitonto (Ba)

Il costo dell’intero percorso è di € 50,00

Per informazioni e iscrizioni chiamare il numero 329.4355357 o 349.8175455, inviare mail a info@santamaggio.it oppure compilare il form online disponibile sul sito santamaggio.it

POSTI LIMITATI
ISCRIZIONE OBBLIGATORIA

 

Mese del Benessere Psicologico 2017

Mese del Benessere Psicologico 2017

Gli Psicologi di Puglia ti aspettano con incontri e consulenze gratuite

Al via l’8ª edizione del Mese del Benessere Psicologico 2017 con iniziative per tutto il mese di Ottobre. La Dott.ssa Santa Maggio offre per tutto il mese presso il suo studio la prima consulenza gratuita!

Per fissare un appuntamento chiamare preventivamente il 329.4355357 oppure scrivere una mail a info@santamaggio.it o compilare il modulo web.

Cos’è il mese del benessere psicologico?

Il mese del Benessere Psicologico 2017 è una campagna di sensibilizzazione e promozione della cultura del benessere della persona che porta a migliorare la qualità della vita e aiuta a prevenire possibili disagi nel rapporto con se stessi e con gli altri. La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza tra le persone.

Il Mese del Benessere Psicologico è realizzato grazie alla disponibilità di psicologi, i quali offrono consulenze e seminari gratuiti.

La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza tra le persone. Il mese del Benessere Psicologico è realizzato grazie alla disponibilità di psicologi, i quali offrono consulenze e seminari gratuiti.

L’iniziativa

Promuovere la cultura del Benessere per migliorare la qualità della vita, elaborando il non risolto del proprio vissuto interiore. Questo l’obiettivo dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, che per l’ottavo anno consecutivo promuove l’iniziativa.

Il Mese del Benessere Psicologico è un’iniziativa volta a diffondere la cultura del benessere psicologico, sposando la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per cui “la salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non la semplice assenza di malattia”. L’attività di sensibilizzazione della cittadinanza al concetto di benessere psicologico passa attraverso l’organizzazione di attività di consulenza e la promozione della professionalità dello psicologo come figura che previene l’emergere del disagio e della malattia, promuove il benessere, favorisce uno scambio relazionale sano durante tutto il ciclo di vita, sostiene le persone durante le fasi di maggiore criticità.

Il mese di ottobre sarà costellato di tanti eventi, prime consulenze gratuite, seminari e workshop organizzati dai numerosi professionisti dislocati in tutta la Puglia. Visita le sezioni STUDI APERTI o EVENTI per conoscere gli appuntamenti a te più vicini!

Visita il nuovo sito del Mese del Benessere Psicologico 2017:

www.mesedelbenesserepsicologico.it

Incontro | “Il triste addio: come spiegare la morte ai bambini”

Mese del Benessere Psicologico 2016

Il triste addio: come spiegare la morte ai bambini

Uno dei grandi tabù che la nostra cultura impone è la morte, parlarne non è semplice, per questo è utile una riflessione per spiegarcela e spiegarla.

La psicologa dott.ssa Santa Maggio per il “Mese del Benessere Psicologico 2016” promuove un incontro rivolto a genitori, nonni, zii e a chiunque voglia accostarsi alla tematica della morte in modo sereno e rispettoso dei tempi.

L’incontro si terrà sabato 29 ottobre 2016 dalle 17:00 alle 19:00 presso lo studio di psicologia della Dott.ssa Santa Maggio. Visualizza qui le informazioni di contatto per raggiungere lo studio

REGISTRAZIONE GRATUITA, POSTI LIMITATI!!!

E’ possibile registrarsi anche telefonicamente chiamando il numero 329.4355357 o inviando email a info@santamaggio.it

Il Mese del Benessere Psicologico è una campagna di sensibilizzazione e promozione della Cultura del Benessere della persona. Il Mese del Benessere Psicologico è realizzato grazie alla disponibilità di psicologi, i quali offrono consulenze e seminari gratuiti.

Visita il nuovo sito del Mese del Benessere Psicologico 2016:
www.mesedelbenesserepsicologico.it

Mese del Benessere Psicologico 2016

Mese del Benessere Psicologico 2016

Gli Psicologi di Puglia ti aspettano con incontri e consulenze gratuite

Al via la 7ª edizione del Mese del Benessere Psicologico 2016 con iniziative per tutto il mese di Ottobre. La Dott.ssa Santa Maggio offre per tutto il mese presso il suo studio la prima consulenza gratuita!

Per fissare un appuntamento chiamare preventivamente il 329.4355357 oppure scrivere una mail a info@santamaggio.it o compilare il modulo web.

Cos’è il mese del benessere psicologico?

Il mese del Benessere Psicologico 2016 è una campagna di sensibilizzazione e promozione della Cultura del Benessere della persona.

La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza tra le persone. Il mese del Benessere Psicologico è realizzato grazie alla disponibilità di psicologi, i quali offrono consulenze e seminari gratuiti.

L’iniziativa

Promuovere la cultura del Benessere per migliorare la qualità della vita, elaborando il non risolto del proprio vissuto interiore. Questo l’obiettivo dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, che per il settimo anno consecutivo promuove l’iniziativa.

Obiettivo è coinvolgere non soltanto gli addetti ai lavori, ma anche quella parte di popolazione restia al cambiamento o introversa, vittima del pregiudizio sociale che vede chi si affida allo psicologo come pazzo o malato.

Una comunicazione, quindi, improntata sull’abbattere e decostruire la falsa convinzione del pregiudizio sociale, catturando prima e indirizzando poi l’attenzione di quella popolazione che vive una situazione di malessere interiore, spesso inconsapevole della possibilità del cambiamento, ad uscire dall’impasse in cui vive, avvicinandola alla rete di professionisti pronti a guidarli verso la ricerca del benessere psicologico.

Risolvere conflitti interni non solo migliora la qualità della vita, ma aiuta anche a prevenire e affrontare con maggiore consapevolezza le possibili discrepanze tra Sé e l’altro, tra il proprio microcosmo e le infinite relazioni di esso con l’esterno.

È partendo dagli innumerevoli benefici del benessere e annullando e destrutturando la paura del cambiamento e gli stereotipi che legano lo psicologo al malato che insieme si darà vita al “Mese del Benessere Psicologico”.

Visita il nuovo sito del Mese del Benessere Psicologico 2016:
www.mesedelbenesserepsicologico.it

Donne che danzano la vita: un’esperienza di gruppo tra donne

“La vita umana si è sempre svolta nei gruppi.
Condividere costituisce un elemento essenziale dell’esperienza…”
H.
Foulkes

La condizione della donna è stata per moltissimo tempo associata a situazioni di discriminazione e inferiorità sia sul piano sociale che giuridico e politico. Negli anni la donna ha cercato di far valere sempre più i propri diritti e fortunatamente oggi ha raggiunto maggiore autonomia nei rapporti e nei ruoli sociali, che le permettono di avere maggiore consapevolezza delle proprie risorse e del proprio valore. Troppe donne però sono ancora in una condizione di svantaggio e nonostante l’emancipazione di tale figura, capita spesso di rimanere colpiti dalla sua fragilità e solitudine. Non sto parlando necessariamente di donne che finiscono sui giornali per atti estremi, ma sto pensando a tutte le donne che ogni giorno si svegliano e più o meno silenziosamente si dividono tra casa, lavoro, figli, marito ecc., sto pensando a tutte le DONNE che generosamente si donano agli altri e desiderano e meritano un’occasione per concentrarsi su se stesse (di cui spesso si dimenticano).

L’8 marzo si avvicinava e da donna mi sono interrogata su quelli che potevano essere i bisogni delle donne di oggi e su cosa io da psicologa potessi offrire per avviare un dialogo e una riflessione che non fossero fini a se stessi, ma che potessero, come un seme, arrivare al cuore delle donne e piano piano germogliare. Ho pensato che organizzare un gruppo di donne potesse essere una bella idea, ma non con finalità curative e psicoterapeutiche, bensì di prevenzione e promozione del benessere.

Ho contattato una mia cara amica, che oltre ad essere una donna saggia, è laureata in Pedagogia ed è Counselor biosistemica e fileoenergetica, nelle nostre chiacchierate avevamo affrontato più volte il tema della femminilità e appena le ho raccontato la mia idea, con molta naturalezza ed entusiasmo abbiamo progettato il percorso mettendo in campo le competenze dei rispettivi ambiti di formazione.

Nasce così DONNE CHE DANZANO LA VITA

Il percorso è stato costituito da 5 incontri della durata di due ore ciascuno, in ogni incontro è stato affrontato uno specifico tema con diverse tecniche di tipo laboratoriale e, la metafora della danza, ha fatto da sfondo e da filo conduttore. Ciascun incontro è stato caratterizzato da un intenso coinvolgimento di ogni partecipante in un clima giocoso, ma allo stesso tempo di profonda emozione, curiosità e apertura.

L’esperienza svolta in gruppo ha avuto il vantaggio di favorire lo sviluppo della relazione tra le partecipanti e di creare un linguaggio comune che piano piano trasforma e arricchisce quello della singola persona. Il gruppo è diventato così un “contenitore” di esperienze, di emozioni, di vissuti che ha arricchito l’esperienza di ciascuna donna e ha favorito il rispecchiamento e la condivisione.

Quello che nel gruppo si è sperimentato è, prima di tutto, “l’essere non più da sola”. Si è scoperto che le emozioni che tanto spaventano sono comuni a tutte e che è possibile, in un clima rassicurante, dove si parla lo stesso linguaggio, riconoscere, legittimare e trasformare queste emozioni. L’atmosfera di accettazione e priva di giudizio che si è avuto cura di mantenere anche tra i partecipanti, è stata la base indispensabile perché tali dinamiche avvenissero.

Il percorso si è chiuso con la richiesta da parte delle partecipanti di un nuovo percorso che ci impegniamo con piacere ed entusiasmo ad offrire a breve.

Un piccolo seme è stato gettato e i primi fiorellini li abbiamo già visti, non possiamo che essere riconoscenti e grate a tutte le donne che hanno partecipato, perché ci hanno donato parti di sé che custodiamo con cura e che inevitabilmente ci hanno arricchite!

Ecco le testimonianze di alcune “donne danzanti”:

“Ho imparato che nella vita si può sempre rimodulare il ritmo della propria danza, ma soprattutto ho realizzato che se vivo danzando tutto diventa più semplice e leggero.”

“A passi di danza, ho scoperto che è possibile percorrere la vita e a passi di danza ho intrecciato quelle degli altri. Il tempo, il ritmo scandito da tutte, mi ha permesso di conoscerne la bellezza.”

“Quello che sento dopo questo percorso è che finalmente nella mia vita esisto anche io!”

“Nella vita posso scegliere quale musica danzare! Questa consapevolezza mi aiuta ad essere più serena e a dedicare un po’ più di tempo a me stessa!”

“L’ utilità dell’inutilità. Queste parole riecheggiano nella mia mente dopo i nostri incontri. Quegli incontri ai quali ognuna di noi si è avvicinata per le motivazioni più disparte senza ben sapere cosa aspettarsi e chi avrebbe incontrato. Ma non importava. Tutte eravamo pronte a lasciarci guidare nel viaggio. Viaggio dentro di noi in quel passato coperto dalle ceneri del tempo e da un presente che il tempo lo rincorre. Con la forza di nove abbracci ognuna di noi ha smosso e fermato quel tempo, ritrovando una parte di se.”

“La vita deve essere danzata sulle note delle nostre emozioni, deve seguire il ritmo dei nostri bisogni, deve alimentarsi delle nostre paure e delle momentanee perdite di equilibrio. La vita va assaporata, va vissuta osando, senza aver paura dell’ignoto. Ciò che conta è danzare!”

 Dott.ssa Santa Maggio

Seminario “Genitori felici: crescere felici con i propri figli”

All’interno dell’iniziativa “Mese del Benessere Psicologico 2015” la Dott.ssa Santa Maggio, Psicologa dello Sviluppo e delle Relazioni, esperta in Dinamiche Familiari e di Coppia, terrà il 24 Ottobre 2015 dalle 17:00 alle 19:00 presso il suo studio di psicologia a Bitonto in Via Privata Giovanni Mongiello n. 31 un seminario dal titolo “Genitori felici: crescere felici con i propri figli”.

Il seminario è gratuito ed è rivolto ai genitori che si ripropongono di vivere la propria funzione con gioia. A coloro che, pur tra alti e bassi, si appassionano al compito di “rigenerare” continuamente se stessi insieme ai loro figli.

La partecipazione al seminario è riservata ad un numero limitato di iscritti pertanto è obbligatoria la registrazione online!!!

La dott.ssa Santa Maggio inoltre per tutto il mese di ottobre offre la prima consulenza psicologica gratuitamente a coloro che la richiedono mediante il form di prenotazione online o chiamando al 329.4355357.

Il Mese del Benessere Psicologico

Sensibilizzare e promuovere la cultura del Benessere, affinché ognuno possa puntare a migliorare la qualità della vita, elaborando e condividendo il non risolto del proprio vissuto interiore: questo l’obiettivo dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, che per il quinto anno consecutivo promuove l’iniziativa del “Mese del Benessere Psicologico” con la volontà di coinvolgere non soltanto gli addetti ai lavori, ma anche quella parte di popolazione restia al cambiamento o introversa, vittima del pregiudizio sociale che vede chi si affida allo psicologo come pazzo o malato.

Una comunicazione, quindi, improntata sull’abbattere e decostruire la falsa convinzione del pregiudizio sociale, catturando prima e indirizzando poi l’attenzione di quella popolazione che vive una situazione di malessere interiore, spesso inconsapevole della possibilità del cambiamento, ad uscire dall’impasse in cui vive, avvicinandola alla rete di professionisti pronti a guidarli verso la ricerca del benessere psicologico.

Risolvere conflitti interni non solo migliora la qualità della vita, ma aiuta anche a prevenire e affrontare con maggiore consapevolezza le possibili discrepanze tra Sé e l’altro, tra il proprio microcosmo e le infinite relazioni di esso con l’esterno. È partendo dagli innumerevoli benefici del benessere e annullando e destrutturando la paura del cambiamento e gli stereotipi che legano lo psicologo al malato che insieme si darà vita al “Mese del Benessere Psicologico”.

 

Mese del Benessere Psicologico 2015


Il mese del benessere psicologico giunge alla 5a Edizione

La Dott.ssa Santa Maggio, Psicologa dello Sviluppo e delle Relazioni, esperta in Dinamiche Familiari e di Coppia, per tutto il mese di ottobre 2015, all’interno dell’iniziativa “Mese del Benessere Psicologico” promossa dall’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, offre la prima consulenza gratuita presso lo studio a Bitonto in Via Privata Giovanni Mongiello n. 31

Per concordare la data della consulenza è necessario chiamare preventivamente il numero 329.4355357 oppure scrivere una mail a info@santamaggio.it o compilare il modulo web.

Cos’è il mese del benessere psicologico?

Il mese del Benessere Psicologico è una campagna di sensibilizzazione e promozione della Cultura del Benessere della persona che porta a migliorare la qualità della vita e aiuta a prevenire possibili disagi nel rapporto con se stessi e con gli altri. La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza tra le persone. Il mese del Benessere Psicologico è realizzato grazie alla disponibilità di psicologi, i quali offrono consulenze e seminari gratuiti.

Visita il nuovo sito del Mese del Benessere Psicologico 2015

Mese del Benessere Psicologico in Puglia 2014

La Dott.ssa Santa Maggio, Psicologa dello Sviluppo e delle Relazioni, esperta in Dinamiche Familiari e di Coppia, per tutto il mese di ottobre 2014, all’interno dell’iniziativa “Mese del Benessere Psicologico in Puglia” promossa dall’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, offre una consulenza gratuita presso lo studio a Bitonto in Via R. Morandi n. 19 (angolo via Dante).

Per concordare la data della consulenza è necessario chiamare preventivamente il numero 329.4355357 oppure scrivere una mail a info@santamaggio.it

Per ulteriori informazioni riguardo al “Mese del Benessere Psicologico in Puglia” clicca qui

La fiaba: un aiuto psico-pedagogico nel processo di crescita

“C’era una volta…” una frase che evoca ricordi, emozioni legate all’infanzia quando, attraverso il racconto letto da una voce calda e familiare, nella mente prendevano vita situazioni, personaggi e luoghi fantastici. Raccontare fiabe ai nostri bambini oggi potrebbe sembrare “fuori moda”, ma questo metodo antico e sempre efficace, permette di trasmettere morale, valori e soprattutto consente di favorire e stimolare l’immaginazione, motore della creatività. Oggi i bambini sono sempre più attratti da videogiochi, televisione ed internet, strumenti che forniscono stimoli forti e accattivanti, ma che non sono sempre in grado di garantire le giuste risposte ai quesiti che emergono in età evolutiva.

L’ascolto di favole e fiabe permette ai bambini di immergersi nell’immaginazione, di sperimentare meraviglia e di confrontarsi con le potenzialità dei personaggi e le innumerevoli possibilità della fantasia.

Quando si racconta una fiaba si regala ai bambini un momento divertente che stimola la curiosità e che è anche un vero e proprio “allenamento” alle emozioni: offrendo ai bambini la possibilità di conoscere gli stati emotivi dei vari personaggi è come se gli si fornisse anche “uno specchio” che favorisce il riconoscimento e la comprensione dei propri stati d’animo e le conseguenze positive o negative che alcune emozioni potrebbero scatenare.

Tramite il racconto è possibile aiutare i bambini a trasformare situazioni ed emozioni in immagini fantasiose e a trasportarle nella realtà attribuendo un significato nuovo e più comprensibile.

La realtà viene semplificata, molte situazioni e vissuti vengono tradotti, per questo si può affermare che la fiaba è uno strumento che vanta importanti funzioni sia psicologiche che pedagogiche in quanto: permette di far conoscere al bambino le possibili avventure e disavventure della vita, insegna a riconoscere i “buoni” dai “cattivi” e il “bene “ dal “male”, permette un contatto con emozioni sia positive che negative, evoca situazioni felici e rassicuranti ed esorcizza elementi violenti, negativi e ostili della realtà e del mondo che il bambino inizia timidamente a conoscere.

Le fiabe, oltre a favorire lo sviluppo di fantasia, immaginazione e creatività, presentano al bambino i principali problemi umani (ad esempio il bisogno di essere amati, la sensazione di essere inadeguati, l’angoscia della separazione, la paura della morte, ecc.) e grazie ai ruoli dei vari personaggi, rendono distinto e chiaro ciò che nella realtà può apparire confuso. I racconti quasi sempre esprimono, in modo simbolico, situazioni problematiche che spesso accadono nel quotidiano e successivamente suggeriscono come possono essere risolte, puntando sulle risorse e sulle potenzialità dei personaggi.

Raccontare fiabe permette di comunicare con il bambino in maniera interattiva affinché egli possa iniziare a familiarizzare con la lettura e con la scrittura, coinvolgendo la sfera cognitiva ed emotiva, imparare a comunicare con gli altri, potenziare la creatività espressiva, sviluppare il linguaggio e la capacità di esprimere stati d’animo, sentimenti ed emozioni. Ascoltando il racconto i bambini possono imparare che la vita prevede delle difficoltà, delle situazioni problematiche che tuttavia possono essere affrontate e superate: in questo modo si pongono le basi per costruire la propria identità personale e culturale.

Per i “piccoli ascoltatori di fiabe” un ruolo importantissimo lo svolge chi legge o racconta fiabe: esso viene percepito come una persona disponibile e presente e grazie al tono di voce familiare e all’affetto che in esso si svela, il bambino impara a riconoscere parole, nomi, verbi e preposizioni. A tal proposito G. Petter scrive: “… nostro figlio potrà imparare molte parole nuove e potrà anche apprendere e rinsaldare certe strutture sintattiche, ovvero certi modi tipici di costruire la frase. Queste strutture linguistiche a poco a poco si fissano, diventano qualcosa di automatizzato, assumendo l’aspetto di vere e proprie abitudini verbali”.

La voce di chi racconta, fornisce al bambino sensazioni ed emozioni che cambiano ad ogni suo cambio di tono, questo permette una migliore comprensione di quanto ascoltato e delle emozioni che accompagnano il racconto.

Il tempo che un adulto dedica alla lettura di una fiaba per il proprio bambino è un tempo di condivisione di grandissimo valore educativo, è un “tempo di qualità” soprattutto se, dopo il racconto, si offrono risposte alle domande dei piccoli ascoltatori intrise di curiosità e creatività.

Le fiabe possono trasformarsi in uno “strumento terapeutico” perché permettono di presentare svariate situazione di vita, di accogliere il vissuto emotivo del bambino e di restituirglielo con un linguaggio che egli possa comprendere; inoltre possono essere un valido aiuto nella comprensione di ciò che i bambini custodiscono nella loro mente e nel loro cuore e che, non avendo ancora maturato le competenze per esprimere verbalmente, cercano di comunicare con atteggiamenti che a volte sembra difficile interpretare.

Ogni bambino ha diritto ad essere stimolato e affiancato nello sviluppo cognitivo, affettivo e sociale, e questo può essere fatto anche attraverso la lettura di fiabe.

Santa Maggio

Le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono, loro lo sanno già che esistono. Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere

(G.K. Chesterton)